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Under Festival V: gli artisti raccontano che significa esserci

20-03-2018 Riccardo Primavera

Under Festival V: gli artisti raccontano che significa esserci

Poco più di una settimana e apriranno i cancelli della quinta edizione dell’Under Festival, kermesse dedicata all’hip hop italiano undeground, nata da un’idea di Moder e Brain. Il rapper ravennate, coadiuvato dallo staff del CISIM di Lido Adriano e da Kenzie – da due anni membro della direzione artistica – è riuscito a dar vita ad un evento in grado di portare grandissimi esponenti del genere sul palco del Bronson. Quest’anno la line up è di livello assoluto, contemplando pilastri quali Inoki e i Colle Der Fomento, una formazione d’assalto come quella dei Real Rockers (Macro Marco, Madkid, Ensi, Moddi), nomi conosciuto come Mattak, i Moonloverz, Davide Shorty, Zampa e giovani promesse in rampa d’ascesa quali Drimer, Leslie, Tmhh, Lethal V e altri ancora. La line up completa la trovate qui sotto!

Siamo andati a chiedere ad alcuni dei rapper coinvolti cosa significa per loro partecipare all’Under Festival, cercando di riassumerlo in poche righe. La domanda e le relative risposte non hanno la pretesa di racchiudere lo spirito di un evento come l’Under in toto, ma sicuramente offrono una chiara visione dello spirito con il quale i vari artisti si apprestano a salire sul palco del Bronson.
Ci si vede a Ravenna a partire dal 29 Marzo!

HotMc: L’Under Festival si appresta ormai ad aprire i battenti per la quinta edizione. Si tratta di una tra le kermesse più importanti – se non la più importante – legata alla valorizzazione del rap underground italiano. Gli sforzi congiunti di Moder, Kenzie e dei ragazzi del CISIM di Lido Adriano anche quest’anno porteranno nella cornice del Bronson alcune tra le eccellenze della scena, accompagnate da giovani promesse in grado di distinguersi per talento e solidità. Che cosa rappresenta per voi la possibilità di portare la vostra musica su un palco prestigioso come quello dell’Under Festival?

Drimer : “Per quanto mi riguarda si tratta, contemporaneamente, di un onore, un piacere e soprattutto una responsabilità. Un onore, perché avrò la possibilità appunto di calcare uno dei palchi più importanti e insieme a fortissimi rapper e personalità leggendarie di questa musica. Un piacere, perché niente può fare piacere come esibirsi dal vivo davanti ad un tale pubblico e in un’occasione tanto importante. Responsabilità, perché essere su quel palco vuol dire avere alle spalle un buon lavoro che va confermato alla prova del nove: quella del live. Non vedo l’ora!”

Macro Marco (Real Rockers): “Il bello è che non abbiamo una ‘scaletta’ vera e propria. La presenza costante di tutti e 4 sul palco ci permette di dare, agilmente, un importante spazio all’improvvisazione, dettata in maniera molto naturale dalla lettura di quella che è la situazione in cui ci troviamo. Possiamo sicuramente anticiparvi che: uno, ci sarà del buon rap e due, veniamo a fare festa. Questo tour ci sta portando (e ci porterà) in posti molto diversi tra loro, anche musicalmente parlando, e siamo contenti di poter essere anche all’Under Fest. Noi veniamo tutti dal mondo delle “jam”, dei “block party”, delle “dancehall” e delle gare di freestyle, e sappiamo bene l’importanza che eventi di questo tipo hanno per la scena. Senza benzina, la macchina (qualunque essa sia) si ferma, e, spesso e volentieri, è proprio in situazioni come questa che si trova più facilmente chi è disposto a sporcarsi le mani, per il bene di tutti”.

Leslie: “Poter presenziare alla quinta edizione dell’Under Festival è sicuramente un grande onore, perché rappresenta un punto di riferimento per il mondo del rap, in particolare del rap underground. Condividerò il palco con artisti che sono stati dei pilastri della cultura hip hop italiana, ma anche con giovani talenti, provenienti da ogni parte d’Italia. Sarà una fantastica occasione per scambiare idee e confrontarsi – in un’atmosfera all’insegna della PRESA BENE TOTALE – e per fare ascoltare la mia musica a un grande pubblico di appassionati di questo genere. Un evento così non potrà che essere super edificante sia a livello umano che artistico, non vedo l’ora!”

MoonLoverz: “L’Under Festival negli anni, grazie alle capacità e agli infiniti sbattimenti di Moder & co., è diventato uno tra gli appuntamenti live nazionali più importanti del genere. Nelle prime quattro edizioni hanno calcato il palco dell’Under praticamente tutti o quasi i nomi di spessore del rap italiano, e il fil rouge che lega tutti questi artisti, diversi per approccio e mood e classe di appartenenza, è uno soltanto: la qualità. Generazioni a confronto, attitudini a confronto, punti di vista a confronto, in uno scambio che non può fare altro che arricchire tutte le parti.Per noi MoonLoverz è stupendo essere all’interno della line up (che quest’anno è davvero spaziale!), e assume anche un valore in più perché, dopo due anni dalla nascita del gruppo, il 31 marzo su quel palco sarà la prima volta che saremo live tutti e quattro insieme, che porteremo dal vivo il nostro progetto. Siamo gasatissimi e non vediamo l’ora. Anche perché chi ci è già stato (Soulcè due anni fa n.d.r.) ci ha garantito che l’aria che si respira al Bronson in quelle due sere è magica, e che sarà un’esperienza indimenticabile. Vi aspettiamo tutti giù con gli accendini al cielo. Rock On!”

Kenzie: “Penso di potermi ritenere un veterano dell’Under: sono stato presente tutti gli anni sia come ospite sia come presentatore e da due anni collaboro anche per la direzione artistica. Tutto ciò perché dalla prima serata della prima edizione mi sono innamorato del festival, ma non per il festival in sé per sé ma proprio per il contesto, è il mood di quei giorni ad essere unico. Dalla carica del pubblico (di quel pubblico che sceglie di venire all’Under perché ascolta rap di qualità), all’emozione di chiamare gli ospiti e sentirli entusiasti, di avere la possibilità di poter calcare quel palco. Perché ormai l’Under Fest è una realtà consolidata, è una certezza ed è una fortuna per tutti (pubblico e artisti) essere lì”.

Lethal V: “Under Fest per me rappresenta la possibilità di poter dimostrare quanto valgo su un palco diventato di prestigio grazie a chi ci è salito nelle edizioni precedenti. Cercherò di farmi carico di questa responsabilità e di canalizzare tutte le energie nella performance”

Mattak: “Essendoci stato come spettatore per tre anni, suonare all’Under Festival per la seconda volta non è che un onore. Quel palco è la reunion più concreta del rap underground italofono e starci ti fa sentire un pezzo di quel puzzle, è incredibile. Si respira senso di appartenenza anche tra persone che non conoscevi e si crea un’atmosfera imperdibile, unica. Lì non esiste gerarchia per importanza, lì siamo tutti rapper e siamo lì per fare la stessa cosa insieme. E’ una delle esperienze più hip hop che ho vissuto e che vivrò in futuro. Io e Funky Nano non vediamo l’ora”.

Davide Shorty: “L’hip hop è la ragione di tutto. Partire da un punto e puntare più in alto, circondato da persone che hanno la stessa passione e lo stesso obiettivo. L’unione tra individui che è il valore fondamentale di questa cultura può diventare una terapia per la mente. Ognuno di noi porterà tecniche e messaggi diversi, ma tutti con voglia di confrontarsi e stare bene insieme. La magia di questa cosa è vibrare sulle stesse frequenze, e personalmente non vedo l’ora che succeda”.