Il gioco in questione è un ottimo puzzle di stampo indie che entra nella scia di grandi classici come Limbo e Portal, ma lo fa con grande personalità e ottime premesse.
Il gioco fin da subito dimostra di avere carattere grazie all’atmosfera giusta. Il tutto è in bianco e nero, caratterizzato però da tantissimi dettagli. Ottimo per creare l’atmosfera è certamente il sound design. Quando saremo in acqua potremo infatti sentire il respiro del sommozzatore, così come gli sbuffi d’acqua o anche il silenzio degli abissi.
L’immersività in tutti i sensi è quindi totale e i puzzle sono tutti basati sull’utilizzo di creature marine che di volta in volta potremo sfruttare grazie alle loro peculiarità. La cura di apprendimento non è molto ripida e quindi potremo capire le meccaniche al meglio, anche se la difficoltà diventa a poco a poco esponenziale. Potremo ad esempio utilizzare piranha per tagliare cavi oppure pesci martello per abbattere muri subacquei.
I boss da superare sono quattro in totale e vanno abbattuti tutti con una risoluzione rapida di puzzle e in questo caso il trial and error è appunto fondamentale per poter superare questi nemici con la sequenza giusta. Il gioco poi non dà indicazioni molto precise quindi toccherà a noi comprendere al meglio le dinamiche e quindi sapere che cosa fare nel dettaglio.
Il titolo è molto coinvolgente quindi e i puzzle mai troppo frustranti. Soprattuttto verso la fine le dinamiche degli enigmi diventano molto intelligenti e quindi godibili da giocare e risolvere.
Un ottimo puzzle game indie di natura subacquea che vale certamente la pena provare.
Voto: 8
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