Nel backstage del Rototom 2008 Hotmc ha incontrato uno dei personaggi più positivi dell'intera scena reggae mondiale, a mio parere il vero erede di Bob Marley, the Messenjah, la voce più calda e profonda del Roots…ok la smetto coi convenevoli..signore e signori: Luciano.
Haile Anbessa: sono molto felice di potere incontrare una figura positiva come te, Messenjah…
Luciano: grazie fratello Mario per il tempo che mi stai dedicando!
H.A.: perché hai scelto come nome d'arte un nome italiano come Luciano?
L.: mi è stato assegnato dal mio primo produttore. Luciano porta in sé il significato di Luce in Italiano e per questo lo amo molto.
H.A.: come sono stati i tuoi inizi con il grande Fattis Burrell alla Xterminator Label?
L.: è stata una grande ispirazione. Gli devo molto e lo ringrazio ancora oggi. C'erano grandissime vibrazioni positive in quegli studi. E io devo rendere grazie a tutti, da Fattis fino all'ultimo ingegnere del suono perché senza di loro la mia carriera non sarebbe mai stata quello che è oggi.
H.A.: cosa ricordi degli inizi?
L.: mi ricordo soprattutto tutti i dubplates che ho fatto per Killamanjaro Sound. Loro hanno creduto subito in me. Ma io gli ho fatto vincere parecchi clash però! (ride)
H.A.: a proposito di dubplate, tu cosa ne pensi?
L.: sono un aspetto della musica come molti altri. E se devono servire a combattere il Maligno per me sono una cosa buona. Se da un clash vengono fuori vibrazioni positive è solo bene. Bisogna sempre avere rispetto però…
H.A.: mi parli del tuo rapporto con l'artista Mikey General?
L.: Mikey è un grandissimo artista e un grandissimo amico. La sua voce è incredibile e mi sono sempre trovato bene a lavorare con lui fin dagli inizi con la Xterminator nel 1992-1993.
H.A.: il tuo approccio al reggae lo definirei molto gospel…da dove prendi questa ispirazione?
L.: è molto giusto ciò che hai detto! Sai la mia musica, proprio come il gospel più puro, prende ispirazione solamente da Jah e dalla sua potente e magnifica creazione. La musica è vita. La musica non è un gioco. E la musica, come Mosè, ci porterà nella nostra terra promessa di pace attraverso la strada della giustizia.
H.A.: tu fai moltissimo per la tua comunità di origine in Giamaica e sei ancora molto legato ad essa. È vero che hai una piccola azienda nel settore della frutta?
L.: sì, non bisogna mai dimenticare le proprie radici. È vero, continuo a gestire questa piccola azienda dove ho iniziato a lavorare quando ero disoccupato. Vendevo le arance. E oggi questa azienda permette a molte persone di vivere.
H.A.: grazie mille Luciano!
L.: bless and love Mario!
Per le foto un ringraziamento a Shams: http://www.flickr.com/photos/[email protected]/sets/72157608071023158/
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