Dopo una militanza nella Dogo Gang, un album con Universal e un recente singolo distribuito da Island Def Jam, il rapper tunisino (ma da molti anni residente a Milano) Karkadan torna con un nuovo video, Il Karkadan, che anticipa l’uscita di ben due album: Zoufree (che significa “il peccatore”) e Arabic alert. Non fatevi ingannare dalle immagini patinate: il brano parla infatti della situazione politica in Tunisia (vedi traduzione sotto) ed è stato accolto in maniera piuttosto controversa in patria, dove attualmente la maggioranza al potere è un partito religioso filo-islamico.
Barone, peccatore, così mi chiama la gente
barone in un paese pieno di merda, chiamami barone della monezza
L’Islam è diventato commercio, ami il nahtha (un partito islamico)
o sei un peccatore come Karkadan aka Terrorist for rent
Cos’è ‘sto nome, cos’è ‘sta barba Mr., è una vera merda
‘sta dogo gang è troppo zarra ma Karkadan è musulmano
o cristiano mmmmh… secondo me mezzo taliban mezzo jamaica
dicono che non sono hallal e che non cerco il sacro graal
mi odi ma ti trovo sempre nel mio live
ipocrita vorresti il mio posto
RIT
è è arrivato karkadadadan, spostati da da dam
ti mangia il fuoco papapapapam, è tornato karkadadadan
Non credo al vostro dio, no non è mio
fanculo Qatar e America quando diventano dio
mi sono rotto il cazzo di vedere quattro arabi che calpestano la bandiera israeliana
odio la nuova dittatura con la barba
via Ben Ali, è arrivato il nahtha
circoncidiamo la donna, sacco nero in testa e togliamole la mini gonna
mi sa che andrò in paradiso un altro giorno perché qui ho visto già l’inferno
più di Rocco Siffredi vi incula il governo
muore dio ogni volta che lo usi e che abusi
muore dio quando a ogni guerra una bomba tocca terra
muore dio sulle borse sul mercato, muore dio sotto i cingoli del carro armato
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