Dodici anni dopo l’uscita dell’acclamato Welcome to Jamrock, vincitore del Grammy come miglior album reggae nel 2006, Damian “Jr. Gong” Marley è pronto a lanciare il suo nuovo album solista, Stony Hill. In questi dodici anni “Jr. Gong” ha continuato a farsi notare sia nelle vesti di cantante e produttore, sia come parte di progetti condivisi, come SuperHeavy, album del gruppo formato insieme a Mick Jagger e Joss Stone, e Distant Relatives, lavoro nato dalla collaborazione con Nas.
Nell’intervista che trovate qui sopra, Marley racconta a David Rodigan il suo nuovo attesissimo album all’interno dello storico Studio One.
Della tracklist conosciamo già quattro tracce: il singolo Nail Pon Cross, Caution (in cui è riconoscibile il campione di The Whole World Is Africa dei Black Uhuru), Roar Fi A Cause (una delle ultime ad essere state inserite nel disco vista la mancanza di pezzi energici e uptempo), e Everybody Wants To Be Somebody, pezzo che – racconta Marley – fa parte di una serie di canzoni presenti nel disco in cui si cimenta maggiormente nel cantato e in cui vengono riprese le sonorità classiche del reggae, il roots acustico stile Wailers, per intendersi.
Altre tracce ancora inedite sono Here I Come Again, pezzo di apertura del disco che campiona l’omonima canzone di Dennis Brown, Medication, ganja song in combinazione con il fratello Stephen, Time Travel e Livin’ It Up, in cui Marley prende ispirazione dalla figura del padre per spronane i giovani del ghetto a credere nei propri sogni.
Stony Hill continua il percorso che dalla “rock” di Jamrock lo ha portato alla “stone” di Rockstone e riflette la parte della vita che Jr. Gong ha vissuto nei quartieri ricchi – Stone Hill è un quartiere residenziale di St. Andrew Parish, nella periferia nord di Kingston – ma senza mai dimenticare le proprie radici.
Alla fine della chiacchierata Jr. Gong confessa: il disco uscirà tra aprile e maggio, e noi attendiamo fiduciosi.
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