Come ogni anno il galà dei Grammy Awards ha ricoperto di grammofoni d’oro alcuni fortunati musicisti. Senza dilungarci troppo sulla cerimonia (potete trovare resoconti dettagliatissimi su molti altri siti) ci limitiamo a ricordarvi qual è il criterio con cui si scelgono i vincitori e a fare un breve commento sui premiati.
Gli album selezionati per le candidature sono quelli usciti nel 2013. Possono votare tutti coloro che sono membri dell’associazione dei Grammy, che raccoglie l’industria musicale americana e parte di quella europea: musicisti, cantanti, concertisti, turnisti, ingegneri del suono, curatori di booklet, discografici e chi più ne ha, più ne metta. Ciascuno vota nelle categoria che conosce abbastanza, ma in cui non rischia di essere candidato o di avere interessi e rivalità. Naturalmente, però, non è un sistema perfetto: per intenderci, Beyoncé non vota per l’R&B ma vota per il rap, viceversa Jay-Z non può votare per il rap ma vota per l’R&B (ed essendo sposati gli interessi a votarsi a vicenda potrebbero averli comunque). I voti, comunque, non sono “pesati”: il gigante della discografia pesa quanto il batterista di una band indipendente, ognuno vale uno. I 15 album/artisti/canzoni più votati con questo sistema vengono poi sottoposti a una commissione di esperti nella categoria specifica, che decide le 5 nomination: quelle del country, insomma, saranno decise solo da professionisti di quel microsettore, quelle dei produttori verranno scelte da ingegneri del suono navigati, e via dicendo. Una volta decise le 5 nomination, il vincitore viene deciso di nuovo da una votazione generale di tutti gli addetti ai lavori.
Detto questo, eccoci qui ai vincitori: come al solito, abbiamo elencato solo le categorie in cui c’è qualcuno che ci interessa (i Daft Punk, ad esempio, sono elencati in tutti i loro 5 Grammy in quanto l’album è piaciuto moltissimo anche a chi ascolta musica black). Notiamo che quest’anno le categorie rap sono state praticamente monopolizzate da quello che di fatto è più che altro un duo pop, ovvero Macklemore & Ryan Lewis (quattro Grammy): una cosa davvero preoccupante e insolita, nell’anno in cui sono candidati contemporaneamente Jay-Z, Kanye West, Kendrick Lamar e Eminem. E ancora una volta notiamo la tendenza ai cosiddetti ricicli, ovvero a includere album e artisti NON usciti nel 2013 ma NON premiati nelle scorse edizioni: è il caso di Kendrick Lamar – che però purtroppo non vince niente – Alicia Keys e Rihanna. Niente di fatto per Robin Thicke, che con la sua Blurred lines sembrava avere già ipotecato almeno la categoria canzone dell’anno. Last but not least, una nota di colore: Kanye West, ovvero l’artista in assoluto più premiato nella storia dei Grammy (finora ne ha vinti 21) per il suo tanto decantato Yeezus non ne ha ottenuto neanche uno piccino piccino. E considerando che si era già lamentato delle poche nomination ottenute quest’anno, c’è solo da immaginarsi quanto sarà nero il suo umore in questo momento…
DISCO DELL’ANNO: Daft Punk ft. Pharrell Williams & Nile Rodgers – Get Lucky
ALBUM DELL’ANNO: Daft Punk – Random Access Memories
MIGLIOR NUOVO ARTISTA: Macklemore & Ryan Lewis
MIGLIOR PERFORMANCE DI GRUPPO O DI UN DUO: Daft Punk ft. Pharrell Williams & Nile Rodgers – Get lucky
MIGLIOR ALBUM POP VOCALE: Bruno Mars – Unorthodox Jukebox
MIGLIOR ALBUM DI DANCE ED ELETTRONICA: Daft Punk – Random Access Memories
MIGLIOR PERFORMANCE R&B: Snarky Puppy & Lalah Hathaway – Something
MIGLIOR PERFORMANCE DI R&B TRADIZIONALE: Gary Clark Jr. – Please come home
MIGLIOR CANZONE R&B: Justin Timberlake – Pusher Love Girl
MIGLIOR ALBUM URBAN CONTEMPORANEO: Rihanna – Unapologetic
MIGLIOR ALBUM R&B: Alicia Keys – Girl on fire
MIGLIOR PERFORMANCE RAP: Macklemore & Ryan Lewis – Thrift Shop
MIGLIOR COLLABORAZIONE RAP/CANTATA: Jay-Z ft. Justin Timberlake – Holy grail
MIGLIOR CANZONE RAP: Macklemore & Ryan Lewis – Thrift shop
MIGLIOR ALBUM RAP: Macklemore & Ryan Lewis – The Heist
MIGLIOR ALBUM JAZZ VOCALE: Gregory Porter – Liquid Spirit
MIGLIOR ALBUM REGGAE: Ziggy Marley – Ziggy Marley in concert
ALBUM MEGLIO PRODOTTO: Daft Punk – Random Access Memories
PRODUTTORE DELL’ANNO: Pharrell Williams
MIGLIOR VIDEO MUSICALE: Justin Timberlake ft. Jay-Z – Suit & Tie