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Intervista alle Sacre Scuole

30-04-2001 Akbar

Intervista alle Sacre Scuole
Se uno fa cagare, quando suona nessuno lo caga.

Dargen D’Amico, Il Guercio e Fame, aka le Sacre Scuole. 3 mc’s classe 1980 di Milano che con il loro primo disco stanno riscuotendo numerosi consensi ma anche qualche critica. Ma come si rapportano alla scena? Cosa pensano? Dove hanno iniziato? (lo so e’ troppo banale ma…) Scopriamolo insieme.

… sai che c’e’ il vuoto all’inizio Dargen prova prova…siamo qui in un bar nel centro di Milano…

E per siamo s’intende Akbar, Dargen D’Amico, il Guercio e al posto dell’assente giustificato Fame ci sta Fabbio (manager e coreografo).

Akbar: Aelle è morto lo sapete. Come credete che reagirà la scena alla chiusura?

Dargen: Secondo me, ‘sti gruppi che vivevano solo grazie ad Aelle… quelli che erano un po’ sconosciuti e vendevano qualche copia solo perché erano pubblicizzati moriranno visto che nessuno saprà più della loro esistenza…

Guercio: Tipo una selezione naturale,una selezione forzata.

A: Aelle comunque non era solo questi gruppi… c’erano anche Damir, Silvia che scrivevano degli articoli abbastanza belli… concordo con voi nel dire che non era tutto rose e fiori…

D: A me gli articoli di Damir mi fanno cagare.

G: Non commentiamo gli articoli della rivista. Cioé, adesso il principale mezzo di promozione non c’è più quindi tutti quei gruppi lì scompaiono… non è come se escono i Colle… uno li conosce, non ha bisogno di Aelle… sicuramente è comunque una cosa negativa, perché purtroppo era l’unica cosa che c’era…

D: Purtroppo per fortuna.

G: Adesso si spera in internet.

A: Non era l’unica cosa , c’è anche Juice.

D: Beh, a livello piu’ largo.

G: Si spera che Juice si evolva… io l’ho visto è molto bello… è stiloso… è diversa anche la linea editoriale.

D: Io però volevo dire una cosa che se però quelli che fanno le cose su internet si rendono conto delle potenzialità che ha questo mezzo riescono ad arrivare a tutti, tra un anno ce l’avranno tutti.

A: Che rapporto avete con Chief, Zippo e altri mc milanesi?

D: Mah, all’inizio era un rapporto… hai presente cosa faceva Socrate coi suoi allievi? Ecco, più o meno era così, poi abbiamo iniziato a capire che la soglia del dolore si continuava ad abbassare… heheheh… inizialmente… no anche adesso è un rapporto di profondo rispetto e di stima reciproca… anche artistica.

G: Poi adesso Zippo suona con Sean in un gruppo rap molto jazzato.

D: Che suonano dal vivo con strumenti, si chiamano Conflix…

G: No però vorrei dire un’altra cosa, siccome abbiam sentito certe voci che dicono “ah voi siete paraculati qui e là…”

D: E’ vero, vero siamo paraculati (ride).

G: No, ci tengo a dire a questa gente se leggono l’intervista… il mio messaggio è di andare a fare i pompini col culo.

D: Magari non col culo anche con la bocca…

G: Perché alcuni dicono “se uno è sconosciuto quando suona nessuno lo caga”. No, se uno fa cagare quando suona nessuno lo caga… se uno è sconosciuto e suona e spacca la gente lo caga…

A: Credete di essere capiti dai bboy oppure la scena non ha gli strumenti per comprendervi appieno…

D: Guarda, a volte non riesco a capirmi nemmeno da solo, che riescano a capirmi tutti mi sembra una cosa un po’ esagerata.. io mi rivolgo a tutti comunque..

A: I contenuti dei vostri testi risultano profondi in alcuni casi enigmatici, quanto conta il contenuto? E’ difficile abbinare contenuto alla tecnica?

D: Per noi sono la stessa cosa, non è che ci mettiamo e pensiamo “questo testo lo facciamo profondo o quel testo lo facciamo tecnico”… abbiamo sempre fatto così e reppato così, tutto molto naturale…

G: A calibrare certi virtuosismi di Dargen o liriche criptiche-intimiste ci pensa Fame,che ha un flow decisamente aggressivo e rime magari più terra terra ma potentissime,ed è inoltre il mio rapper italiano preferito.